Citazione (non mia)


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“Come si può essere affascinati da questa vita, privata di attrattive, di ingenuità e di spontaneità. Come non preferire di restare qui nell’oscurità, se la fuori un mare di sordità, ci sta trascinando ad essere irrimediabilmente disgraziati.”

New Economy


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A me quello che mi fa incazzare, guardando certi spot pubblicitari è l’assurdità che inseriscono all’interno delle stesse per abbindolare la gente!! Volete sapere cosa serve per passare una festa in armonia con la vostra famiglia? Per stare in pace con il mondo e affinché tutte le cose brutte possano sparire? Ve lo dico io …. un nuovo Galaxy …. un telefonino!!!! Vi rendete conto che in tutta questa merda c’è qualcosa che non funziona?????

Vi rendete conto che stiamo rasentando il ridicolo?

Vi rendete conto che tutto quello che lasceremo alle future generazioni è la negazione di tutti quei valori che un tempo erano considerati come sacri!

Come si può considerare una specie evoluta, se le uniche cose che vengono archiviate nella memoria, generazione dopo generazione, non sono altro che le brutture, gli intrighi e tutto il marcio che l’essere umano è in grado di produrre? Qui non si tratta di essere più o meno “fiduciosi” qui si tratta di considerare seriamente che oggi, 04-Giugno-2013, ci ritroviamo in un mondo peggiore di quello di 2000 anni fa! Le comodità, la moda, la tecnologia non ci rende superiori, se l’unica cosa che sfruttiamo di tutto questo è lo spreco indiscriminato di ogni singola risorsa, per raggiungere un profitto!

Se mettiamo da parte il gusto un pò estremo, delle volte di alcuni, nel dimostrare il loro disappunto, quello che ci rimane è una valanga di merda! Pura e semplice merda!

Che tristezza! Per essere considerato come un singolo individuo in questa società materiale, o sei un ladro o sei una mignotta! E lo dico con tutto il rispetto per coloro che lo fanno di mestiere, infatti avrei dovuto usare la parola “zoccola”! Ma coloro che lo fanno perché così possono apparire, possono sfoggiare la loro ricchezza accumulata sfruttando il peggio della società, sono solo dei poveri e inesorabilmente delle nullità!

Massimiliano Cerrone

Made in Italy


La solita poltiglia Made in Italy

La solita minestra!!!

Il solito gioco politico sali e scendi che ha contraddistinto gli ultimi trent’anni, forse quaranta, forse duemila, se non di più, del nostro governo.

Come funziona il trucco…

Passo 1° – Si esamina attentamente e con rigore morale quali sono le cose che non vanno. Chiaramente solo in questa e in simili occasioni vengono considerati i diritti dell’essere umano o del cittadino (per loro uso e consumo).

Passo 2° – Si creano una serie di campagne pubblicitarie e comizi (a nostre spese dove un foglio di carta stampata costa 25 euro per magia) che sfruttano questi problemi, diventati all’improvviso importantissimi fino alla nausea, usandoli come fulcro per far leva sulle insoddisfazioni che il cittadino ha accumulato nel corso dei precedenti inchiappettamenti.

Passo 3° – Effettuato, di nuovo, “l’inciucio o l’inchiappettamento” ed essere riusciti a raccogliere nuovamente consenso tra il popolo che continua a crederci come un beccaccino, finalmente riescono a RIsalire al potere.

Passo 4° – Prime scuse (dopo qualche mese) : ” Vista la situazione complicata lasciataci dai nostri predecessori, Vi comunico che dobbiamo ricominciare da capo. Saranno tempi duri! Ma ce la faremo!

Passo 5° – Messa la pezza, comincia il nuovo inchiappettamento.

E tutti vissero felici e contenti, convinti che questa sia la volta buona.

…………. Che pena!!!!!!!

( Perchéeeeeeeee ti faiiiiii e a me non mi chiami mai???????? )

Che lo sforzo vi accompagni e una nuova presa per il culo illumini il nuovo cammino !!!!!

Massimiliano Cerrone

Felicità!


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A differenza di molti, mi sono sempre chiesto, non cosa renda l’essere umano superiore al regno animale, ma cosa renda il regno animale nettamente superiore all’essere umano.

Anche se la cosa potrà sembrarvi strana, dopo anni e anni di ricerca, ho scoperto che la cosa che fondamentalmente rende gli animali superiori agli essere umani è la dignità nel dare alle cose il giusto ordine.
Cosa ignifica questo?
Che a differenza degli animali, l’essere umano antepone, nella maggior parte dei casi chiaramente, il singolo fabbisogno personale a quello della collettività.

L’essere umano “moderno o evoluto”, almeno questa è la considerazione che ha di se, non ha una propria dignità nel voler esigere che alcuni valori fondamentali della vita, vengano rispettati, ma lascia in modo vergognoso che questi ultimi vengano usurpati da pochi, a danno dei molti, finché, le cose effimere, materiali, prive di un vero valore a cui è stato abituato a legarsi da un sistema fondamentalmente marcio, non vengano a terminare.
E’ certamente intelligente. E’ certamente creativo se vogliamo. Peccato che nel corso di questi ultimi cento anni, se ha percorso metaforicamente parlando, cento chilometri lungo la via del progresso tecnologico ne ha oltremodo percorsi altrettanti ma a ritroso, per quanto riguarda lo sviluppo sociale.
Siamo riusciti in cento anni di progresso a pagare un anello anche venti milioni di euro, un appartamento anche duecento milioni di euro, ma non siamo riusciti, vista tutta questa ricchezza a risolvere problemi, non come il lavoro o la casa che sono il minimo, ma problemi come giustizia e uguaglianza.

Non abbiamo abolito la schiavitù, ne abbiamo solo cambiato le catene, e questa è una certezza.
Non abbiamo smesso di fare le guerre, anzi ci siamo specializzati come farle meglio. E quando non riusciamo a farle, troviamo a tutti i costi, i pretesti giusti per farle. Stiamo affogando in un sistema cosi marcio e nauseabondo che ormai la maggior parte sembra che neanche riesca più a pensare. Sembrano gli spettatori di una commedia recitata da altri, ma che alla fine non interessa a nessuno. Come dire…”Scoppia la terra? … Che mi frega io vivo su un altro pianeta!!!” … Uguale!!!

La maggior parte delle persone è così contenta di crogiolarsi su quelle cose materiali ed effimere che possiede, da non sapere, che gli sono state date proprio per “tenerle calme”, insomma “tanto per rinforzare le famose catene invisibili”!!!!! … Vi danno i telefonini a vagonate non per farvi fare i fighi, anche se voi lo credete, ma per rubarvi i soldi con contratti fasulli e servizi indecenti!!! e quelle poche cose che funzionano sono demenziali, mediocri e totalmente unitili.

Quando l’essere umano deciderà di fare finalmente questo passo evolutivo?
Quando l’essere umano capirà che le cose non giuste e per giusto intendo “Giusto Divino e non giusto personale” debbano essere cambiate?
E quando capirà che se il cambiamento non avviene per corruzione dei pochi, il cambiamento va imposto?

Siamo tutti mucche da latte!!!!

Massimiliano Cerrone

Basta!!!


Perché restare in Italia…


Ipocrisia!


Quanto odio l’ipocrisia dei media. Trapela attraverso le parole, i gesti, la voce carica di bramosia per le cattive notizie. Non si tratta di divulgare le notizie come tale, ma trapela l’ingordigia nella brutta notizia, pur di far notizia. Che schifo!! Mi sono sempre chiesto che effetto farebbe, leggere sui media notizie del tipo: “La signora Rossi dopo 9 ore di travaglio ha dato alla luce uno splendido neonato.” Ma no! Si cercano disperatamente i morti, il sangue, pur di far notizia e delle volte si crea una vera e propria paranoia scenografica pur di creare la storia.

Massimiliano Cerrone

Buon Natale!!!


Anche questo Natale è passato o sta passando. Mentre molti cantavano e festeggiavano, altri, come nelle migliori delle tradizioni non sono rimasti a guardare. Hanno messo bombe, ucciso uomini, donne e bambini. Si! Non ho nulla da obiettare, poiché oggi anche questa è normalità, ma nel dimostrare quanto inutile sanno essere certi uomini, lancio loro il mio più risentito disprezzo.

Massimiliano Cerrone

L’uomo nero


“Artefici di opere magnifiche che tingono il mondo con maestosità.
Meccanismi elaborati partoriti da menti brillanti che vomitano nell’oscurità orrore compresso.
Spicchi di realtà racchiusi in contesti assurdi che solo pochi osservano con l’intenzione di vedere e cambiare.
Schemi ben precisi e visibili delineano un futuro contestabile ma che si accetta con il senno del poi e la frenesia del subito.
Essenza di attimi passati che nessuno ricorderà per assenza momentanea degli stessi nel momento stesso che lo vivono. Pensieri disconnessi e realtà irreali, tingono l’ombra di colui che occupa lo spazio concesso.
Consumatore di speranze altrui, occupa l’ombra nella falsità di un volto che esprime finzione.
Vittima di se stesso esprime idiozia, certo di una realtà assurda che chiama vita.”

Tratto da Apocalypto

di Massimiliano Cerrone

Odissea


21/03/2011

Non sono mai stato un politico, non voglio esserlo, ne lo sarò mai.

Il mio punto di vista e di conseguenza il mio sdegno nasce puramente da un’analisi filosofica, umanitaria, di coscienza, dove l’essere umano e non gli interessi materiali sono sempre collocati come centro del tutto.

Perché odissea del genere umano?

Primo, perché credo vista l’attuale situazione militare, il termine “odissea” sia il più giusto, quello che rappresenta meglio, ancora una volta tutta “l’idiozia umana”.

Secondo, perché cos’è se non una odissea il vivere una situazione militarizzata o militarizzante? Riferendomi ovviamente a tutte le parti coinvolte. In una guerra, in nessuna guerra e la storia ne porta le prove e testimonianze, non esiste realmente ne un vinto ne un vincitore, non è mai esistito. I vincitori così come i vinti l’unica cosa che hanno sempre ottenuto sono state le sofferenze che i rispettivi popoli hanno dovuto subire. La guerra non è altro che il fallimento, il segno che identifica meglio gli errori orrori che sono stati commessi da tutte le parti coinvolte. Così come non esistono i “missili chirurgici” non esiste una “guerra giusta”. Le guerre sono state e continueranno sempre ad essere sbagliate. In egual modo, ogni forma di pensiero che passi o che preveda l’uso di qualsiasi forma di forza, di coercizione è sbagliata. Dov’è l’uguaglianza, dov’è la fraternità che per decenni tutti gli esseri umani hanno voluto sottolineare per giustificare le proprie azioni? Dov’è il diritto alla vita? Dov’è il diritto alla vita che ogni religione ha la presunzione di sottolineare? Perché di presunzione si tratta. Il voler concedersi la facoltà di parlare di diritto quando il diritto non viene mai perseguito è solo presunzione, presunzione nel pensare di avere il diritto di poter mentire. Così come il diritto di giustizia, che non è che una lieve brezza in un contesto caotico e tumultuoso governato dal vero e unico dio, il denaro. In questa nuova odissea, quello che ancora mi spinge a perseguire il mio unico fine, ovvero quello di stimolare la coscienza collettiva è sapere che nel mondo esistono molti che aspirano a quel diritto. Non posso credere che culture diverse, non possano coesistere pacificamente nella terra che ci è stata donata. Non posso credere che nel mondo possa esistere un solo essere umano che non vuole vivere in pace, se non è controllato da una fame smodata di ricchezza e potere. Ci siamo fatti del male, lo abbiamo sempre fatto e oggi, continuiamo a farcelo. Il fallimento ancora una volta è visibile e tangibile come non mai. In questo nuovo millennio, dov’è finita la nostra evoluzione?

Massimiliano Cerrone

Pantaloni si pantaloni no…


Sapete di tanto in tanto mi piace navigare questo mondo, questo spazio ormai reso virtuale sotto diverse spoglie. Tanto per vedere cosa riportare altrove….

Mi chiedevo quale potesse essere la convenienza nel percorrere un’esistenza con un dito infilato su per il culo. Considerando che l’Italia ha sempre prodotto ottimi abiti e messo sempre un sacco di tasche ovunque, mi chiedevo quale fosse la convenienza di portarlo altrove….il dito?

Come disse un altro grande fesso che credeva in qualcosa, “Datemi una leva che vi solleverò il mondo”.

La leva signori, la leva, questo semplice attrezzo che può sollevare montagne e anche persone. Sii perché miei cari signori in questo caso la leva è proprio questo dito.Questo dito che portiamo sempre con noi e con cui ci fanno girare come trottole. Ci comandano e vincolano con le loro scelte le nostre vite. Con questo dito vi dicono quando ridere e quando non ridere, vi dicono quando dovete chinare il capo e quando dovete farlo due volte, vi dicono cosa pensare, cosa dire e cosa fare.

Ma questo è un dito magico? E’ un dito portante con il quale vi controllano.

Signori ma quando decidete di non farmi prendere più per il sedere e di decidere una buona volta di mandare a casa tutti questi politici del cazzo, ladri e truffatori.

Quando decidete di pensare con le Vostre teste, perché sappiate che anche coloro che pensano di farlo non sempre lo fanno, perché fanno parte di un’allucinazione collettiva!!!!!

Che lo sforzo sia sempre con Voi. In alto il dito della vittoria e siate fieri di essere Italiani controllati.

Ave Cesare

Sempre Massimiliano Cerrone

Le Ali


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Le Ali: 160 Pagine inedite attraverso un fantasioso romanzo.
Il racconto, la storia, la paura, la solitudine, la ricerca di se stesso e della verità.

Introduzione

Prodotto di un procedimento a noi superiore, siamo tutti frammenti, schegge dalle proporzioni microscopiche in un mondo macroscopico, infinito. In questo mondo infinito, in continua espansione, niente è fine e niente è inizio. Come un tunnel che nessuno ha mai costruito, quella che potrebbe essere la fine, può essere anche l’inizio, quello che conta è come lo si percorre. Così la vita come la morte seguono lo stesso percorso, quello che cambia è solo il punto di vista. Nell’ignoranza di ciò che non capiamo, abbiamo creato i miti, sui miti abbiamo costruito nazioni e sulle nazioni abbiamo creato leggende. Infinite storie, hanno colorato piccole schegge, che si sono unite ad altre formando frammenti sempre più grandi. Come i pezzi di un puzzle dalle proporzioni cosmiche, il disegno finale ci è sconosciuto. Colori come il bianco e il nero hanno e continuano a tingere questi frammenti, bene e male, hanno preso possesso di spazi in cui annidare.

Il messaggio nella bottiglia non è altro che l’ultimo frammento che attraversa il tempo portando con se, per chi lo leggerà, il verdetto finale, l’appello finale. Se dobbiamo essere gli artefici della nostra fine, facciamolo almeno con la consapevolezza del giudizio e con la coscienza del bianco e del nero. Tutto quello che fu scritto, non deve essere, non può essere, solo un buon inizio, ma un giusto cammino. Oggi, purtroppo abbiamo perso il giusto percorso e colori meno vivaci continuano a tingere i frammenti.

Perché inviare un messaggio di pace nello spazio se non riusciamo a recepirlo sulla terra?

Se vogliamo invece, essere gli artefici della nostra fine, lasceremo che il nero ricopra indisturbato ogni cosa e il solo messaggio che tramanderemo, sarà quello della nostra fine nella piena ignoranza, senza aver saputo dare il giusto valore al senso della vita, al perché esistiamo. Cercare di migliorare è un diritto, un dovere che è intrinseco alla nostra natura, ma farlo sulle sofferenze altrui è un diritto che non ci spetta. Perché cerchiamo altre forme di vita, se siamo consapevoli che il nostro agire non può che essere visto e giudicato come dannoso e controproducente? Non dovremmo temere di “non trovare nessuno” la fuori, dovremmo invece temere il contrario, poiché potremmo essere giudicati per le nostre azioni.

In un mondo dove la libertà è diventata merce di scambio, in un mondo dove la giustizia e uguaglianza sono effimere chimere, dovremmo temere il giudizio e non cercarlo a tutti i costi.

In un mondo dove l’armonia è la chiave della vita, abbiamo scelto di suonare le note sbagliate. In un mondo dove tutto ha un senso, facciamo cose che non lo hanno. In un mondo, dove tutto o quasi ci è concesso, abbiamo scelto l’autodistruzione e la solitudine.

Le Ali…In un mondo dove tutto ha un senso.

Buona Lettura.

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Massimiliano Cerrone

… S.O.S. Eroe cercasi !!!!

In evidenza


Tratto da BuerCaim di Massimiliano Cerrone

Tra alti e bassi, tra brutto ed inverosimile, la trama più intrigante di tutti i tempi volge al suo seguito. Coinvolti dai miti delle grandi produzioni digitali e dalle idee e speranze in esse racchiuse, continuiamo ad immaginare che il bianco vinca sempre sul nero e che l’atto umano, ormai perduto, possa ancora suscitare stupore. Lacrime digitali per sentimenti digitali. Lacrime non tanto per quello che suscitano, ma perchè sottolineano cosa stiamo perdendo o cosa abbiamo già perso. Lacrime alla memoria di un possibile che ostentiamo digitalmente, ma non facciamo nulla per renderlo reale. Che tutto faccia parte di un disegno già prescritto? Nel percorso dell’evoluzione, siamo destinati alla distruzione? Non posso che non ridere, il solo pensarlo è assurdo e totalmente privo di logica. Il controsenso, oserei dire colossale è più che evidente. Usiamo l’ingegno per creare oggetti sempre più perfetti ed innovativi, ma nonostante tutto non riusciamo a dare al materiale la giusta importanza. Non riusciamo o non vogliamo mettere la vita in primo posto e quando lo facciamo è sempre per un doppio fine che porta al potere personale. Viviamo nel controsenso una vita sempre più artefatta e mediocre, scarna, fredda, alternata ad una, che di tanto in tanto tingiamo con sprazzi d’amore. Piccole scene, piccoli castelli umanitari, le cui fondamenta, il più delle volte inesistenti o fatiscenti servono solo come copertura. Il presupposto del giusto, sono le fondamenta sul quale costruiamo un palazzo di contraddizioni e atrocità. Può sembrare una visione pessimistica del presente, ma non è così, anzi, direi che rappresenta un buon inizio per ammettere ed accettare qual’è il vero problema, ovvero, il potere. I soldi sono solo l’unico punto su cui fare leva, ma il fine resta l’idea del potere. Nella nostra divina perfezione, abbiamo un punto debole, un tallone d’Achille. Ci proponiamo con la scusa dei buoni propositi perchè sappiamo che verranno risolti con metodi controllati. Il fine, la speculazione, resta il fine supremo e nulla è più importante della meta finale, il guadagno. Se non rende non lo si fa, se rende lo si fa, se fa male ma rende, beh possiamo sempre dire che non lo sapevamo. Non è pessimismo pensare che il problema risiede nella struttura stessa di come le cose vengono condotte. La forma di pensiero che costruisce l’idea, nel vero senso della parola che è sbagliata, corrotta, contorta, falsa. Mille persone in questo modo riescono, non ha comandare su gli altri, ma ha comandare sul sistema che favorisce prettamente il loro interesse, camuffando il tutto, come normale procedimento nel nome del paese. In tutta questa melma, non è strano che sempre più persone, utilizzando i mezzi a loro disposizione, inventano, un mondo alternativo, un mondo in perenne sviluppo, con quelle cose che ogni giorno ci vengono a mancare nel mondo reale. L’idea stessa dell’eroe è cambiata. Oggi dell’eroe non apprezziamo l’eroe per quello che rappresenta ma, per i poteri che ha. Poteri che lo rendono unico, forte di dire no, questo no. Oggi quello che secondo il mio avviso amiamo in un super eroe è fino a che punto può spingersi per imporre il suo volere. Ovviamente sempre nella corretta visuale comune del bene. Tutto questo per dire semplicemente, che ognuno di noi, fondamentalmente sa cosa è bene e cosa non lo è. Ognuno di noi, suo malgrado, porta dentro di se la verità, la chiara padronanza di poter scindere il bene dal male. Tutto quello che facciamo è comandato dal nostro cervello; tutto quello che facciamo e nel modo in cui lo facciamo, è il risultato di un procedimento che noi stessi abbiamo elaborato e infine messo in pratica. Sappiamo istintivamente se, rispetto a quello che ci circonda stiamo o no facendo una cosa sbagliata. Il male?… Il male è un’invenzione per poter giustificare le cose che si fanno coscientemente sbagliate. E’ una pezza, il jolly, la testa di legno. La presenza del male permette di giustificare una guerra. Se poi la guerra non c’è, allora si creano i presupposti per poterla innescare, urlando al male. Chiaramente, poi a farla sono gli altri, così come a subirne le conseguenze e chi l’ha creata ne percepisce i guadagni, nel nome del bene ovviamente. Il male infatti, guarda caso, appare la dove, solo ed esclusivamente esistono i presupposti economici per scatenare caos e guerre. Perché il male non si manifesta non so, su un isola deserta priva di qualsiasi risorsa? Perché il male invece guarda caso si manifesta la dove esiste non so, un miniera di diamanti? Per il semplice motivo che se l’isola è sterile, priva di qualsiasi interesse nessun umano ne richiede la proprietà.
Cammino per le strade della mia città osservando con stupore gli sguardi attoniti delle persone che ormai, schiacciati dal peso della speranza arrancano passo dopo passo sperando che il giorno dopo sia migliore del precedente. Una lenta corsa che giorno dopo giorno consuma lentamente le speranze di molti.
Siamo solo uomini, ma così perfetti da essere incredibilmente imperfetti.

Massimiliano Cerrone

“Il viaggio” da Apocalypto


“Ho cercato di spingermi oltre l’umana immaginazione, cercando con la mente quello che gli occhi non potranno mai vedere. Mondi indefiniti, immagini sfocate di un qualcosa che forse non avrà mai una forma concreta. Ho cercato di spingermi là dove la razionalità lascia il posto alla fede, cercando qualcosa di tangibile, qualcosa mi spinga a continuare a sperare in un cambiamento. Mi sono spinto là dove ogni cosa ha un solo senso. Poi, come se la terra non avesse più consistenza sono stato costretto a spingermi altrove, poiché tutto quello che conoscevo non esisteva più.”

Frammenti, piccole storie, dove la fantasia è una metafora, dove le situazioni non hanno schemi ma solo spunti. Frammenti di uno specchio che riflette solo una, di infinite realtà. Poter osservare la nostra e trasportarla in un mondo irreale, che è volutamente la visione comune del futuro. Un corto, un frammento, uno spaccato, una foto di un qualcosa che non esiste, ma che probabilmente esisterà.

Massimiliano Cerrone

Era il mio paese


C’era un tempo in cui valeva la pena combattere per qualcosa, ora invece bisogna combattere contro qualcuno. Mi riferisco al bel paese del pecorino, “l’Italia”, che dopo essere stata fatta a pezzi e suddivisa tra tutti i figli di puttana che ci governano non rimangono che le macerie di una società che non esiste più.
Dopo lo slogan che per decenni ha afflitto i poveri cittadini Italiani, “La legge è uguale per tutti” che ignari hanno creduto ad una boiata simile ora non rimane che stringere la cinghia e non perchè vogliamo fare chissà cosa, ma solo perchè dobbiamo sopravvivere.
I paroloni che riempiono quelle bocche sporche di merda nel periodo elettorale lasciano ora, come dire, un vuoto incolmabile. A parte il sole che sorge la mattina, non bisogna più credere a nulla poichè nessuno dei ben pensanti dice più la verità.
Tra tette, coca, mignotte e sotterfugi si riuscono tutti insieme in quella bella sala contornata di tante lucette solo per farsi i cazzi loro. Personalmente farei saltare tutto in aria, ovviamente quando è piena di stronzi che fanno finta di governare un paese ormai in balia delle bugie.
Lo chimano bel paese, io lo chiamo Paese di merda, perchè ora questo è.
Un italiano non più italiano che si è rotto il cazzo di essere governato da papponi, drogati e soprattutto da bugiardi incalliti che personalmente metterei tutti al muro.

Massimiliano Cerrone