Quante volte è capitato di sentire la frase “combattere per un ideale”?
Nei film, nelle storie narrate sui libri, nella vita odierna, insomma, molte volte. Ogni eroe combatte per un ideale, il grande mito, l’eterna battaglia tra il bene e il male e molte altre cose ancora. Ora però dobbiamo analizzare questa frase nel dettaglio, ovvero…
Il fine è nobile, ovvero che non causa danno e sofferenze a nessuno; “combattere per un ideale” assume un tipo di significato e guarda caso, non implica necessariamente conflitti armati e guarda caso, non interessa a nessuno, tranne che al vero eroe, poiché rende poco, economicamente parlando.
Il fine è nobile, ma per raggiungerlo, il termine “combattere” assume un significato più sinistro, di tipo armato. A questo punto il fine non è più nobile, quindi la frase “combattere per un ideale” non è che una scusa per nascondere i reali interessi.
Ultimo caso. Il fine non è nobile, quindi di conseguenza la frase “combattere per un ideale” non è che uno slogan, per qualsiasi pazzo furioso che, spinto da oscure bramosie di potere, quasi sicuramente porterà dolore e sofferenza, oltre ogni limite umano.
Perché queste distinzioni? Perché è evidente che: qualsiasi ideale che passi per la coercizione, non può essere considerato nobile. Ma quello che ritengo sia il vero scandalo è l’utilizzo che se ne fa oggi. Oggi, gli ideali vengono creati dal mondo politico, per irrigare la speranza di poter creare le basi, su cui costruire la scusa, per scatenare un conflitto. Oppure se preferite, oggi, gli ideali vengono creati dal mondo politico ed economico, per irrigare la speranza di poter creare le basi, su cui costruire la scusa, per scatenare un conflitto. I vecchi ideali sono morti con l’espansione incontrollata del consumismo. Tutto quello che è oggi ha valore, ha valore se è quantificabile o convertibile in ricchezza materiale. I veri ideali sono morti, quando milioni di essere umani sono stati trucidati nei campi di sterminio, morte sotto le bombe sganciate dagli aerei, morte per la fame e questi non sono che esempi. Le guerre sono sempre state create, organizzate, studiate, ponderate per il loro ritorno economico. Non esistono realmente i veri “liberatori”, visto che poi vogliono essere “ripagati” a caro prezzo e questo prezzo, è stato sempre pagato con la sofferenza dei più deboli. Oggi, la maggior parte di coloro che sfruttano ancora il pretesto degli “ideali”, vendono il prodotto, il loro prodotto che è la falsa libertà, sfruttando nuove tecnologie e l’arte, ormai affinata, miete sempre più vittime. Gli ideali così creati, vengono poi proposti su un piatto, come un pappone già bello che pronto, solo che non avendolo fatto voi, non saprete mai cosa realmente c’è dentro.
Contesto pienamente il mondo politico nonché, il mondo e il modo mediatico che insieme hanno favorito la nascita di un mostro, il potere economico. Con la perdita dei valori più umani e profondi, quelli sociali, basta guardare la politica, con la perdita dei valori più terreni, basta guardare l’operato falso della chiesa, passato o no che sia, sono state fatte e vengono tuttora effettuate scelte e prospettive, a dir poco allucinanti. Non esiste una sola cosa, una che sia una, che viene realmente fatta e studiata, esclusivamente, per il bene comune.
Mi dispiace! Abbiamo venduto l’ideale e il valore umano per trenta vecchi denari, come già è successo tanto, tanto tempo fa. BuerCaim, la storia millenaria di uno stupro perpetrato dal genere umano, contro i propri simili.
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