Mi ritrovo mio malgrado a dover spezzare una “lancia di equità” a favore della classe più disprezzata da tutti, me compreso, ovvero quella politica.
Chi mi conosce sa che la cosa è oltremodo inusuale e molto strana, ma spiegherò perché devo farlo….
Uno dei principali punti di discordia che alimenta l’odio, personalmente condiviso, nei confronti della classe politica sono appunto gli stipendi e la loro particolare consistenza, in alcuni casi sono un vero schiaffo alla miseria o almeno, sono uno schiaffo per coloro che vivono con la quarantesima parte di tali stipendi. Ma non è questo il punto!
Il problema secondo il mio punto di vista non sono gli stipendi. Personalmente ritengo giusto ripagare un lavoro valutandolo per il grado di difficoltà e per la complessità nell’insieme e qui abbiamo infatti quei lavori che possiamo definire “da professionisti”. Quindi è giusto che un professionista guadagni in modo proporzionale alle proprie abilità e al tipo di lavoro svolto.
Il problema non è che guadagnano dieci o ventimila euro al mese, visto che ognuno di noi, me compreso non avrei nulla da ridire se tale cifra mi fosse offerta per ricoprire una particolare carica o fare un particolare lavoro. Il problema serio invece è un altro:
Quello che è sbagliato è l’esistenza di un sistema sociale che permetta che una persona che non ha cultura, che non ha educazione sociale, che non ha le idee ben chiare, possa così impunemente portarsi a casa non dieci o venti mila euro al mese, ma anche un solo euro.
Il problema non sono gli stipendi, fossero anche di un euro al mese, la nostra classe politica non lo merita!!!!!
Massimiliano Cerrone